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BitBerry: un nodo della Blockchain a casa (4)

Questa quarta parte ha due scopi:

  1. installare il sistema operativo raspbian sulla schedina SD
  2. accedere alla rete

Vediamo cosa c’è da fare.

1. Scaricare l’immagine del Sistema operativo

Per prima cosa occore scaricare l’immagine del sistema operativo dal sito ufficiale.

https://www.raspberrypi.org/downloads/raspbian/ 

Vi ritroverete con un file di circa 4Gb di dimensione, zippato. E’ caldamente consigliato fare il controllo dell’hash del file per verificarne l’integrità.

Aquesto punto

2. Scrivere l’immagine del sistema operativo sulla scheda SD

Questo passaggio è concettualmente analogo a quello che si fa faceva quando si masterizzava un CD/DVD.

Il modo più semplice e cross-platform di eseguire questa operazione consiste nell’utilizzare un programma OpenSource che si chiama Etcher. Installato il programma si deve connettere la schedina SD al PC tramite un adattatore o un card reader USB

In tre semplici passaggi potremo scrivere l’immagine sulla scheda: bisognerà selezionare il file scaricato, quindi la scheda SD e passare alla scrittura.

Fatta partire la scrittura… rilassatevi, potrebbe volerci un po’.

3. Primo avvio

Se non ci sono stati “errori di masterizzazione” potete avviare il Raspberry.

Come? Basta attaccare la corrente! Ma fate questa operazione per ultima cosa, dopo aver fatto tutte le precedenti connessioni

All’avvio vedrete la schermata nera con 4 loghi di Raspberry (sono uno per ogni core di CPU) e un sacco di log che scorrono sullo schermo. Alla fine potrete trovarvi davanti al desktop di Raspbian

NB:

Se vi trovate solo con la schermata nera della shell, senza un desktop grafico di alcun tipo forse è anche meglio, perchè non la useremo (anzi, dovremo disabilitarla!). Se comunque volete vedere il desktop di Raspbian, vi basterà digitare

sudo startx

4 Enjoy Rapspian (a.k.a. Debian Linux for Raspberry)

Se siete arrivati fino a qui forse potrebbe essere una buona idea provare a sperimentare un po’ col vostro nuovo sistema Linux, e scoprire che il 90% e passa delle cose che fate tutti i giorni al PC le potete fare anche qui. Notate che Raspbian ha, ovviamente, una dotazione limitata di software a corredo (che potete espandere a piacere col solo limite dello spazio sulla vostra schedina SD) e che, ovviamente, un Raspberry ha risorse hardware limitate (simili a quelle di un moderno smartphone, ma anche meno).

5 Configurazione da Interfaccia Grafica

Se ve la sentite di fare un passo oltre, potete passare a disabilitare l’interfaccia grafica (tranquilli, la si può riabilitare dopo in modo semplice con le operazioni nel punto 3A). Entrate nel tool di configurazione con:

Menù -> Preferences -> Raspberry Pi Configuration

 

4. Cosa configurare

Le cose necessariamente da configurare sono:

  • Expand Filesystem: vi permette di usare tutto lo spazio della vostra scheda SD e ne avrete bisogno!
  • Change Password: cambiare la password dell’utente ‘pi’ che è quello di default. La password di default è (con molta fantasia) raspberry
  • Boot to CLI: Fa in modo che al prossimo riavvio Raspbian si avvii in modalità non grafica.
  • Enable SSH: Si trova nella sella seconda Tab “Interfaces”. Permette (a noi) di collegarci in remoto al nodo in modo sicuro
  • GPU Memory: Si trova nella terza Tav “Performaces”. Portarla da 64 a 16, non la useremo più (o quasi)

Salvate e modifiche e riavviate il vostro Raspberry. Preparatevi psicologicamente ad avere a disposizione una shell. E basta.

4.A Configurazione da shell

Quandi vi troverete davanti ad un prompt per i comandi NO PANIC! E’ una buona cosa. Potete rifare o disfare le modifiche di configurazione fatte al punto 4 anche da qui. Usate il comando:

sudo raspi-config

Vi troverete davanti ad una finestra “molto vintage” che ricorda il bios dei computer di una decina di anni fa. Quanta classe…

 

Tutte le altre configurazioni potete vederle da soli e sperimentare. Se non vi trovate con le configurazioni fatte potete ripetere i passaggi 4 e 4.A fino a che non sarete soddisfatti. Potete rivedere la configurazione del Raspberry anche in un secondo momento, insomma quando vi pare. In partiocolare potete passare dalla modalità CLI (shell) all’interfaccia grafica facilmente.

Terminata la configurazione riavviate

5. Test di connettività

Qui è dove le cose si fanno difficili… o forse no. Collegate il vostro router di casa al cavo ethernet. Sconsiglio vivamente di fare le il lavoro vero e proprio tramite wifi se non siete abituati a lavorare su Linux per queste cose, dato che Raspberry è (era?) noto per avere qualche problemino a livello di wifi.

Se tutto è andato come si deve e il vostro router di casa non ha impostazioni strane, dovrebbe vedere connesso il Raspberry, dargli un indirizzo IP sulla vostra rete locale, e permettergli quindi di navigare.

Le prove da fare possono essere:

  • aprire un browser sul Raspberry (se siete in modalità grafica) e vedere i titoli di google news
  • provare a pingare google e vedere se ricevete delle risposte (se sapete cosa vuol dire “pingare” non serve che vi spieghi nulla)

Se i vostri test vi danno esito positivo (navigate o il ping risponde) siete a posto. Se, diversamente, trovate che qualcosa non funziona, dovrete purtroppo iniziare un lavoro di debug per capire il motivo. Consigli sparsi sono:

  • controllare che il cavo sia correttamente collegato
  • controllare che il router sia configurato per permettere le connessioni
  • provare a verificare le impostazioni e lo stato della rete sul vostro router.
  • verificare di non avere conflitti IP nella rete

Stante che le cause possono essere molteplici, e che non posso saperle tutte, mi ripropongo di aggiungere qui una sezione di troubleshooting con i problemi che voi incontrerete e che risolveremo assieme.

6. Troubleshooting

Usate la parte sotto, quella dei commenti, per segnalare eventuali problemi. Tutte le risposte a questi ultimi verranno messe qui a beneficio di chi viene dopo.

Links utili:

Credits:

Un grosso ringraziamento a “Mr.Brown” per aver fatto da cavia e aver provato tutto questo prima di voi e aver inviato alcuni degli screenshot

6 thoughts to “BitBerry: un nodo della Blockchain a casa (4)”

  1. Salve, Innanzitutto permettimi di ringraziarti per lo sforzo divulgativo che fai sui Bitcoin e correlati, anche grazie a te sto entrando consapevolmente nel terzo millennio!
    Però in informatica credo proprio di possedere molta più ambizione che capacità. Accade che mi sono lasciato tentare dall’apprendere qualcosa sul Raspberry: ho acquistato il Kit e ho cercato di avviare il gioiellino ma.. l’entusiasmo si è subito spento già ai preparativi: Etcher mi segnale l’impossibilità di verificare l’immagine sulla scheda SD che pure segnala di aver scritto correttamente. Procedo ugualmente?! Riformatto?! Devo dire che a questo punto comincio a dubitare fortemente di riuscire ad installare il nodo.

    1. Ciao Franco, io ho risolto semplicemente ignorando quel messaggio (che peraltro è relativo ad una semplice verifica). La scrittura del SO sulla SD è comunque andata a buon fine infatti. Per quanto riguarda l’opzione “Expand Filesystem” sono stato costretto ad abilitarla tramite l’interfaccia testuale visto che in quella grafica non era proprio presente (il menù era leggermente diverso).

  2. Grazie per i tutorial, ho iniziato da poco… Ho fatto l’installazione del S.o. e poi ho seguito le indicazioni qui sopra.
    All’inzio sembrava tutto andasse bene, poi ho riscontrato questo problema: al riavvio del raspberry, sul monitor non c’è più niente… sembra morto, schermo nero… i led rosso e verde al boot si accendono, il monitor è praticamente out… Ho anche formattato la sd e reinstallato il S.O., però niente da fare…

    1. Ogni tanto lo fa. Ad esempio: controlla di avere il monitor collegato e acceso PRIMA di accendere il berry. Mi pare che se non sente il monitor attaccato “vada al risparmio” e escluda alcune funzioni.

      1. niente da fare.. non parte.. ho rpovato anche con un altro monitor sempre acceso prima del berry…
        Ho trovato dei doc che spiegano come gesdtire il file di avvio “config.txt” … e sto provando con quello.. per ora niente… sembra morto…
        Nota: all’acensione si accende il led rosso, quello verde lampeggia, e poi si ferma per un po’ e poi ricomincia a lampeggiare… non vorrei si fosse bruciato qualcosa… eppure ho eseguito tutta la procedura hardware e software nel modo corretto… boh!

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